
Peloponneso on-the-road in 7 giorni (1a parte)
Dici Grecia e pensi mare, sole e soprattutto isole. Eppure, la Grecia continentale non ha nulla da invidiare a quella insulare, anzi con un mix di cultura, storia e meravigliose spiagge meno battute ci sono diversi itinerari che sapranno conquistarvi. Oggi voglio raccontarvi del mio viaggio nel Peloponneso, in compagnia di alcuni amici; una settimana on the road con partenza e rientro ad Atene, visitando le prime tre ‘dita’ della penisola.
Peloponneso in breve:
Il nostro itinerario ha toccato i siti archeologici di Micene, Epidauro, Mystras e Messene, le città di Nafplio, Monemvasia, Kalamata, l’isola di Elafonissi e ha compreso due giorni di tour della penisola del Mani.
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- Da non perdere: uno spettacolo al teatro di Epidauro, le spiagge caraibiche di Elafonissi, il fascino di Monemvasia e girare senza meta tra le strade del Mani.
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- Quando andare: d’estate fa caldo si sa, ma se amate il mare non c’è momento migliore. A differenza di altre mete mediterranee non troverete particolare traffico o affollamento nemmeno ad agosto. Ovviamente se potete fare questo viaggio a giugno e settembre vi godrete tutto al meglio!
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- Mezzo di trasporto consigliato: Automobile, motocicletta o camper. I trasporti pubblici non sono molto agevoli tra una regione e l’altra.
- Il viaggio continua: a questo itinerario potete aggiungere qualche giorno ad Atene, una visita a Delfi o a Olimpia, oppure prendere un traghetto per le isole Ionie, noi abbiamo scelto Zante (ve lo racconterò a breve).
Ora, prendete un bicchierino di ouzo, accompagnato da qualche buona oliva greca e partite con me.
1° giorno: Micene – Nafplio – Teatro di Epidauro
Arriviamo ad Atene in serata, giusto in tempo per un primo assaggio di cucina greca e della calura estiva che ci avrebbe accompagnato per tutto il viaggio (Primo consiglio: se viaggiate a luglio e agosto scegliete alloggi con l’aria condizionata!). La mattina dopo ritiriamo la macchina e ci dirigiamo a ovest. Superato il canale di Corinto siamo nel Peloponneso, prima tappa: Micene, una delle più antiche città elleniche che oggi è un sito archeologico patrimonio dell’Unesco.
Il sito è ben strutturato, con un piccolo museo che raccoglie alcuni dei preziosi manufatti ritrovati all’interno dell’area (molti altri si trovano al Museo Archeologico di Atene) e le rovine della città racchiuse dai resti delle mura. Purtroppo degli edifici non è rimasto granché e a parte la famosa e imponente Porta dei Leoni, del resto è rimasto veramente poco. Certo, camminare sulle tracce di una civiltà tanto antica e avanzata come quella micenea ha il suo fascino, ma un po’ di delusione c’è stata. Per fortuna sarà l’unica di tutto il viaggio!
Proseguiamo il nostro itinerario arrivando a Nafplio (Nauplia), un piccolo gioiello affacciato sulle acque turchesi del golfo Argolico e dominato dalla fortezza delle Palamidi. Questa graziosa cittadina con strade lastricate è stata la prima capitale della Grecia indipendente ed è un’ottima base per visitare l’area circostante.

La nostra serata si conclude con uno spettacolo al Teatro di Epidauro. L’emozione di vedere una tragedia greca (nel nostro caso l’Alcesti di Euripide) in un teatro che ha 2.300 anni di storia è indescrivibile, per questo vi consiglio di dare un’occhiata al programma del Festival di Atene Epidauro e includere nel vostro viaggio quest’esperienza.
2° giorno: Mistrà e Monemvasia
Dopo una gustosa colazione tipica e un’ultima passeggiata tra le stradine di Nafplio partiamo alla volta di Mistrà (Mystras), il bellissimo sito archeologico che raccoglie i resti dell’antica città bizantina, anch’esso patrimonio Unesco.

Il sito è abbastanza esteso e disposto su più livelli, per la visita mettete in conto circa mezza giornata. Il consiglio è di dividerla in due parti: Kastro e Città Alta, dove potrete ammirare la fortezza e la chiesa di Agia Sofia (il palazzo dei Despoti è da tempo in restauro), e Città Bassa con altre chiese e il convento tuttora abitato. Le due parti sono collegate da un sentiero ma potete visitarle separatamente spostandovi con l’auto da un ingresso all’altro.
Dopo una sosta per la merenda nel piccolo paese vicino al sito, ci dirigiamo verso il secondo dito del Peloponneso e in poco più di un’ora e mezza raggiungiamo la nostra destinazione: Monemvasia, nota anche come la Mont Saint Michel della Grecia (senza le maree però!). Questa montagna che si erge sulle acque cristalline del Mediterraneo vi lascerà senza fiato. Lasciata la macchina a Gefyra, il paese dirimpetto all’isola, attraversiamo il ponte e percorriamo la strada che ci porta dall’altro lato dell’isola. Sì, perchè il borgo è quasi nascosto alla vista arrivando da terra! Superata la porta della città, dove le macchine non possono entrare, ci immergiamo in vicoli e stradine medievali che salgono e scendono sul fianco della montagna, case in pietra e palazzi bianchi che si tingono di rosa al tramonto. Una meraviglia!

3° giorno – Elafonissos
Dopo due giorni intensi è arrivato il momento di un po’ di relax, oggi ci aspetta una giornata di spiaggia, e che spiaggia! Elafonissos (Cervi in italiano) è una piccolissima isola a soli 10 minuti di traghetto dalla costa, sul lato opposto della penisola. Da Monemvasia è circa un’ora di strada, ma ne vale veramente la pena!
Per arrivarci si prende il traghetto da Pounta e la spiaggia più famosa, Simos, si trova a 4 km dal porticciolo. Un cartello ‘Welcome to Paradise’ in prossimità di una taverna, con annesso parcheggio, vi guiderà attraverso una stradina pedonale tra le dune. Quello che vedrete alla fine della strada è davvero il paradiso: due baie di spiaggia bianca e mare turchese che vi faranno pensare ai Caraibi!
Tutto quello che dovrete fare e scegliervi un angolo, ci sono zone attrezzate e molta spiaggia libera, e govervi questo mare meraviglioso!

Noi ci siamo fermati sull’isola solo un giorno, ma se volete godervi un po’ di più questo mare troverete alberghi e stanze nel piccolo paesino vicino al porto.
Vi è piaciuto il viaggio nel Peloponneso fino qui? E allora continuate a seguirmi perché nella seconda parte vi aspettano l’esplorazione dell’affascinante Mani, un aperitivo al mercato di Kalamata e un bellissimo sito archeologico poco frequentato.

