
Un weekend alla scoperta di Udine e del Friuli
Un weekend per conoscere la città di Udine e la sua provincia, assaggiare specialità gastronomiche e apprezzare una calorosa ospitalità!
All’inizio di quest’anno, proprio dopo Capodanno, ho improvvisato un weekend nella zona di Udine. Organizzato letteralmente in meno di due giorni, l’itinerario mi ha portato a scoprire una bellissima città e i suoi dintorni ricchi di storia e natura.
Ho scelto Udine come base e da lì e mi sono spostata per delle visite in giornata. Udine si è rivelata una cittadina accogliente, con un centro storico molto affascinante e musei interessanti. I suoi dintorni offrono, con brevi spostamenti d’auto, opportunità per tutti i gusti, da borghi medievali a località di mare, escursioni nella natura o percorsi enogastronomici.
Il mio weekend a Udine ha toccato:
- 1° giorno: Udine
- 2° giorno: Aquileia, Grado e Palmanova
- 3° giorno: Cividale del Friuli, San Daniele del Friuli e Spilimbergo
1° Giorno – Udine: fascino veneziano e musei
Piccola e raccolta, Udine ha un centro storico affascinante che si può visitare in una giornata e un elenco di musei da far invidia a molte città!
La mia visita parte da Piazza della Libertà, dove la magnifica Loggia del Lionello mette subito in evidenza i trascorsi di dominazione veneziana della città.
Salendo da una stradina a fianco della Loggia di San Giovanni si accede al Castello che ospita i Musei Civici. Si tratta di 4 piccoli musei dedicati rispettivamente a Risorgimento, archeologia, arte antica, con alcune opere del Tiepolo, e fotografia. La visita è interessante e permette di farsi un’idea di tutto quello che la città di Udine i suoi dintorni possono offire.

Dopo la visita ai musei è tempo di iniziare la scoperta del cibo friuliano. Tra i pochi ristoranti aperti nella prima settimana dell’anno, scelgo la piccola enoteca Ars Bibendi. Qui oltre ad assaggiare il più tipico dei piatti friulani, il frico, faccio anche la conoscenza di un’ottima ospitalità; i gestori del ristorante infatti mi daranno molti consigli per organizzare il mio breve soggiorno in città.
Nel pomeriggio proseguo l’esplorazione della città con la visita del Duomo e della Chiesa di San Francesco, ora sconsacrata e sede di mostre. Visito poi altri Musei della città: Casa Cavazzini, sede del museo di Arte Contemporanea e Moderna, e il Museo Diocesano con le Gallerie del Tiepolo. Infine, il mio preferito, il Museo Etnografico che racconta gli usi e costumi della tradizione friulana con un bellissimo percorso interattivo.

Ultima tappa della giornata, prima di cena, è Piazza Matteotti, il cuore pulsante di Udine. Su questa bella piazza in pieno centro storico si affacciano molti locali e nel periodo natalizio ospita anche un mercatino.
2° Giorno – Verso sud: Aquileia, Grado e Palmanova
Il secondo giorno del mio weekend a Udine mi dirigo verso sud alla scoperta dei dintorni della città. In particolare visiterò tre cittadine che si trovano una dopo l’altra in direzione verso il mare: Palmanova, Aquileia e Grado.
Organizzo la mia giornata con la voglia di mangiare a Grado per provare il piatto tipico dell’isola, quindi scelgo come prima tappa Aquileia.
Aquileia
Importante città romana, Aquileia è stata fino all’inizio del Medioevo uno dei principali poli spirituali e politici d’Italia. Oggi è uno dei principali siti archeologici dell’Italia settentrionale; qui sono stati portati alla luce numerosi reperti e diverse zone dell’antica città e gli scavi sono ancora in corso.
Il più famoso dei monumenti di Aquileia è la Basilica: un maestoso edificio che conserva il più grande pavimento a mosaico del mondo occidentale, oltre 750 mq, e preziosi affreschi medievali.

Molto interessante e poco conosciuto è anche il Museo Paleocristiano, che ospita un altro grande mosaico pavimentale e una piccola esposizione di lapidi antiche. Bonus: il museo è gratuito!
Il terzo luogo da non perdere è sicuramente il Museo Archeologico che raccoglie i numerosi reperti trovati durante gli scavi. La visita è suddivisa in due parti, all’interno un allestimento moderno racconta com’era la vita nella città romana; all’esterno l’esposizione presenta una successione di mosaici, lapidi, capitelli, iscrizioni, statue e colonne che danno l’idea della maestosità dell’antica città.
Grado
Terminata la visita di Aquileia, mi sono spinta ancora più a sud, attraversando il ponte che collega la terraferma con l’isola di Grado. Il paesaggio della laguna è molto affascinante, ricco di colori e immerso nel silenzio.
La cittadina di Grado è un gioiellino, con un centro storico fatto di piccole calli, case colorate e chiese medievali. Numerosi sono i ristorantini che servono il boreto, un piatto di pesce tipico dell’isola da non perdere!
Con una passeggiata sul lungomare riesco a immaginare l’altra anima di Grado, quella di rinomata località balneare. L’isola vanta infatti 3 km di spiagge rivolte a sud che le valgono il nome di ‘Isola del Sole’.

Palmanova
La mia ultima tappa della giornata, risalendo verso Udine, è Palmanova, la “città stellata”. Per ammirare la forma a stella a nove punte della città bisognerebbe salire su un elicottero e guardarla dall’alto. Si riesce comunque ad avere un’idea della pianta particolare nella grande piazza centrale, dalla forma esagonale, dove convergono tutte le vie.

Una delle attrazioni principali di Palmanova sono le mura veneziane, purtroppo per me con le giornate corte dell’inverno non riesco ad ammirarle.. dovrò ritornare!
Rientro a Udine per cena, anche se mangiare non sarà un’impresa semplice, visto che i pochi locali aperti sono tutti affollati. Dopo aver girato un po’ riesco a trovare posto all’Antica Maddalena, un’osteria a gestione familiare dove, ancora una volta, oltre all’ottimo cibo (mi sembra di sentire ancora il gusto dei Cjalsons!), ho trovato una fantastica ospitalità.

3 Giorno: Cividale, San Daniele e Spilimbergo
L’ultimo giorno del mio weekend a Udine l’ho dedicato alla scoperta di alcuni dei borghi più belli del Friuli.
Cividale del Friuli
Dopo una veloce colazione e un ultimo saluto a Udine, faccio rotta su Cividale del Friuli. Il borgo è famoso non solo per la sua bellezza ma anche per una ricca storia, essendo stata città prima romana e poi longobarda. Ho scoperto che Cividale è anche la città che dà il nome alla regione: Friuli deriva dal nome romano di Cividale, ovvero Forum Julii.

Con i suoi vicoli medievali e soprattutto i tesori longobardi, Cividale si è guadagnata un posto nella lista dei Patrimoni UNESCO. I musei che raccolgono questi tesori sono tre: il Museo Archeologico Nazionale, il Tempietto Longobardo e il Museo Cristiano. Ognuno di questi musei, espone bellissime opere di arte e vi permetterà di approfondire l’importante storia di Cividale.
Appena fuori dal centro storico, una sosta è d’obbligo per ammirare il Ponte del Diavolo e il bellissimo panorama sul fiume Natisone.
Non posso lasciare Cividale senza prima passare in una pasticceria per comprare la Gubana, il dolce tipico della zona: una chiocchiola di pasta lievitata ripiena di frutta secca e grappa.
San Daniele del Friuli
Riprendo il mio viaggio stavolta puntando a ovest, attraverso nuovamente il territorio di Udine per arrivare a San Daniele del Friuli.
La patria del prosciutto, che ospita anche la sede del Consorzio omonimo, è una bella cittadina medievale situata su una collina. Il borgo custodisce due tesori da visitare. ll primo è la Chiesa di Sant’Antonio Abate, detta la Cappella Sistina del Friuli, con i bellissimi affreschi di Pellegrino da San Daniele.
Il secondo è la Biblioteca Guarneriana, la cui sezione antica raccoglie oltre 12.000 manoscritti, incunabili e libri a stampa. Molto interessante è la visita guidata alla Biblioteca, dove si può scoprire com’è avvenuta la raccolta della collezione e i segreti di alcuni manoscritti.

A San Daniele non può mancare ovviamente una tappa culinaria, io ho scelto l’Osteria di Tancredi, dove ho assaggiato i fantastici tagliolini al San Daniele!
Spilimbergo
Infine, l’ultima tappa del mio viaggio in Friuli è stata Spilimbergo. Per arrivarci ho percorso la strada che passa dal ponte di Pinzano, uno dei punti più panoramici sul Tagliamento. Sono arrivata giusto in tempo per ammirarlo con le ultime luci del tramonto.
Spilimbergo è stata l’ultima sopresa del viaggio. Se arrivando verso il centro il paese sembra piuttosto anonimo, attraversata la Torre Occidentale si entra in un’atmosfera quasi fiabesca.
Sulla via centrale si affacciano antichi palazzi affrescati e oltrepassando la Torre Orientale si arriva al Duomo, che conserva splendidi affreschi trecenteschi. Poco più in là, attraversato il ponte sul fossato, c’è il Castello, composto da diversi palazzi, di cui alcuni riccamente affrescati all’esterno.

Spilimbergo è detta la ‘Città del Mosaico’, per la lunga tradizione di mosaicisti provenienti dalla cittadina. Mi sembrava quindi la sosta ideale per chiudere la mia tre giorni friulana, dove i mosaici sono stati una costante artistica!
Mi concedo un ultimo veloce spuntino prima di affrontare il lungo viaggio verso casa. Questo weekend a Udine è andato oltre le mie aspettative, non solo per i bellissimi luoghi visitati, ma per la simpatia e l’accoglienza con cui sono stata accolta ovunque. Se non avete mai messo Udine e i suoi dintorni nella vostra ‘bucket list’ è il momento di aggiungerla, non ve ne pentirete!
Info pratiche per un weekend a Udine
- Per raggiungere Udine avete l’imbarazzo della scelta, la città è servita da treni e autobus. In auto si trova poco fuori dallo svincolo autostradale dell’A23. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Trieste e Venezia.
- Per visitare i dintorni della città un mezzo proprio è l’ideale. In alternativa alcuni luoghi sono serviti dai treni regionali (come Cividale e Palmanova) per altri dovrete affidarvi agli autobus.
- Il centro di Udine offre diverse sistemazioni per dormire ma potete anche valutare di soggiornare in uno dei numerosi agriturismi che circondano la città.
- Per organizzare il vostro viaggio una buona fonte di informazioni è il sito ufficiale della regione: https://www.turismofvg.it/

