Polonia,  Viaggi della memoria

Visitare Auschwitz: un viaggio della memoria

Informazioni e consigli pratici per visitare Auschwitz, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista. Un viaggio da fare per tenere viva la memoria di ciò che è stato, e può tornare.

Quando il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa attraversarono i cancelli di Auschwitz, non avevano idea di quello che si sarebbero trovati davanti. Sebbene il campo fosse stato evacuato e parte degli edifici e dei documenti bruciati, al momento della liberazione c’erano ancora quasi settemila persone, “migliaia di scheletri viventi che non avevano nemmeno la forza di tenere in mano un cucchiaio” e numerose prove della più grande macchina di sterminio nazista.

Fondato dai tedeschi nel 1940 riconvertendo le baracche di un ex-caserma polacca, il complesso si è espanso fino a contare 3 campi principali e 45 sottocampi e raggiungere una superficie di circa 40 km quadrati. Si stima che ad Auschwitz siano state imprigionate circa 1.3 milioni di persone, per la maggior parte ebrei, ma vi erano anche rom, dissidenti politici, prigionieri di guerra. Di questi, 1.1 milione vi ha trovato la morte. Un milione e centomila persone, ripetete questo numero, e provate a immaginarle.

Visitare Auschwitz - cancello d'ingresso
Il famigerato ingresso del campo di concentramento di Auschwitz

Dopo la liberazione il campo è diventato il luogo simbolo della Shoah e degli orrori nazisti. I campi principali di Auschwitz I e II (Birkenau) sono stati convertiti in Museo e dal 1979 il sito fa parte del patrimonio UNESCO.

Visitare Auschwitz significa non solo ripercorrere uno dei momenti più bui della storia dell’umanità, ma vuol dire trovarsi faccia a faccia con l’orrore, cercare di immedesimarsi nei prigionieri e provare a conoscere ciò che non si può comprendere.

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.

Primo Levi, Se questo è un uomo

In questo post troverete alcune informazioni pratiche per visitare Auschwitz: come arrivare, quando andare, accedere al museo e qualche consiglio su come prepararsi a una visita fortemente emotiva.

Visitare Auschwitz: come arrivare

Il campo di concentramento di Auschwitz si trova nella cittadina polacca di Oświęcim, a circa 70 km da Cracovia. Il modo più comodo e veloce per arrivarci è quindi con un volo per Cracovia e da lì si può partecipare a uno dei numerosi tour guidati che ogni giorno partono dalla città.

In alternativa, sempre da Cracovia, si può raggiungere Oświęcim in autobus o in treno. Il museo si trova a circa 2 km dalla stazione dei treni ed è collegato con autobus locali.

Oppure, se volete totale libertà, potete inserire la visita di Auschwitz in un on-the-road in auto dell’Europa dell’Est. (Io per esempio ho fatto un tour che comprendeva Vienna e Bratislava)

Visitare Auschwitz: quando andare

Potete visitare Auschwitz tutto l’anno. Il Museo-Memoriale Auschwitz-Birkenau è aperto sette giorni su sette – tranne a Natale, Capodanno e Pasqua – dalle 7.30, con chiusura variabile in base al periodo, (dalle 14 di dicembre fino alle 19 di luglio e agosto).

Parte della visita, specialmente nel sito di Auschwitz II (Birkenau) è all’aperto. Tenete presente che nei mesi invernali le temperature possono essere molto basse.

Accedere al Museo di Auschwitz-Birkenau

Il Museo-Memoriale Auschwitz-Birkenau è composto da due siti: Auschwitz I e Auschwitz II-Birkenau. Mentre la visita del secondo è ad accesso libero, per visitare il primo campo dovete necessariamente munirvi di un pass d’ingresso.

Il pass può essere preso sul sito ufficiale del museo, sia nella modalità gratuita senza accompagnatore, sia scegliendo di partecipare a un tour guidato. Sono disponibili tour in diverse lingue, tra cui l’italiano, e il costo è di circa 16 euro.

Se non riuscite a prenotare sul sito, sappiate che un numero limitato di pass è disponibile anche alla biglietteria del museo. In alta stagione potrebbe essere più rischioso, ma in bassa stagione anche arrivando nel pomeriggio i biglietti si trovano.

Visitare Auschwitz - Installazione museo
Un’installazione all’interno del museo di Auschwitz I

Auschwitz: visitare i campi

Auschwitz I e Auschwitz II-Birkenau distano tra loro circa 3km e sono collegati da una navetta gratuita. Non c’è un ordine obbligatorio di visita, anche se può essere consigliato visitare prima il campo I perchè più fornito di informazioni. Tuttavia, se avete un pass d’ingresso ad Aushwitz I nel pomeriggio, potete tranquillamente visitare il campo II la mattina senza problemi.

Auschwitz I è il campo principale, dove si trova anche la biglietteria, quello, per intenderci, con la famigerata scritta “Arbet Macht Frei”. Era un campo di concentramento e fungeva anche da centro amministrativo di tutto il complesso. Gli edifici sono stati riconvertiti in spazi espositivi che attraverso documenti e oggetti raccontano la vita all’interno del campo e la storia che ha portato all’Olocausto.

Mucchio di scarpe
Scarpe appartenenti alle vittime di Auschwitz

Auschwitz II-Birkenau era invece un campo di sterminio, concepito quindi con l’obiettivo di eliminare i deportati. Ciò che colpisce di questo campo è la sua vastità, lo sguardo sembra non riuscire a cogliere la fine delle lunghe file di baracche, tra quelle ancora in piedi e i resti di quelle bruciate.

Qui vi troverete a camminare tra le baracche, potrete entrare in alcune di esse, vedrete i resti delle camere a gas e dei binari morti dove arrivavano i treni che trasportavano i prigionieri.

Baracche nel campo di Auschwitz II - Birkenau
Baracche nel campo di Auschwitz II – Birkenau

Prepararsi alla visita

(I campi di sterminio) sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora.

Liliana Segre

La visita di un luogo come Auschwitz va affrontata con consapevolezza e preparazione. Sia per essere pronti a sostenere emotivamente quello che vedrete, sia per capirne più a fondo l’orrore. Quindi dedicatevi a qualche lettura o alla visione di un documentario o un film prima della partenza, anche se sappiate che per quanto leggerete e vi informerete non sarete mai del tutto preparati.

Visitare Auschwitz - interno baracca Birkenau
L’interno di una baracca nel campo di Auschwitz II – Birkenau

La lista di libri o film che raccontano di Auschwitz, della Shoah e in generale dello sterminio nazista è molto lunga, vi lascio qualche consiglio personale.

LIBRI

  • Se questo è un uomo, Primo Levi. Forse la più importante testimonianza italiana sui lager, Levi fu prigioniero proprio ad Auschwitz.
  • Il diario di Anna Frank, Anna Frank. Una lettura utile per capire com’era la vita degli ebrei in Europa durante la guerra
  • Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza, a cura di Giuseppe Civati. Una raccolta delle testimonianze di Liliana Segre, tra racconti della deportazione e riflessioni sul mondo di oggi

FILM e DOCUMENTARI

  • Schindler’s List, Steven Spielberg. Il più famoso film sull’Olocausto che racconta la storia vera di Oskar Schindler, imprenditore tedesco che salvò oltre 1.000 ebrei dalla deportazione.
  • Ulisse – Un viaggio senza ritorno. Una puntata della trasmissione di Alberto Angela che parte dal rastrellamento del ghetto di Roma e arriva fino ad Auschwitz, con testimonianze dei sopravvissuti. (Disponibile su RaiPlay)
  • Il contabile di Auschwitz, il racconto del processo a un ex ufficiale delle SS è anche un’occasione per riflettere sui processi di giustizia ai nazisti. (Disponibile su Netflix)
Il libro dei nomi riporta i nomi di circa 4.2 milioni di vittime identificate dell’Olocausto.

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